Putéca Celidònia

Felicissima jurnata cerca di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce sul filo della solitudine il basso napoletano e i protagonisti di Giorni felici di Samuel Beckett. Un lavoro che nasce da un’esperienza ben precisa, vissuta attivamente da Putéca Celidònia a partire dal 2018 all’interno del Rione Sanità di Napoli, dove il collettivo cura diversi progetti teatrali. Dopo aver preso confidenza con il quartiere ed essere entrati all’interno di alcuni “bassi” – la tipica abitazione al piano terra con ingresso su strada – il collettivo ha iniziato a intervistare le donne e gli uomini che abitano nel quartiere. Dalle loro storie nasce uno spettacolo che pone l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che queste persone si impongono per mancanza di mezzi. Molti di loro nel migliore dei casi non sono mai usciti dalla loro città e nel peggiore non sono mai usciti dal proprio quartiere e chissà da quanto tempo dalla propria casa. Non è prigionia questa? Ed è una prigionia consapevole o inconsapevole? 

A seguire incontro con la Compagnia, condotto dagli allievi e dalle allieve del Teatro dell’Argine