STORIA DELLA COMPAGNIA

La Compagnia del Teatro dell'Argine nasce ufficialmente il 17 maggio 1994 dall'incontro di una ventina di giovanissimi professionisti che, avendo condiviso gli anni di studio e apprendistato professionale, sentivano l'esigenza di non disperdere un comune patrimonio di idee e condividere, eventualmente, percorsi più personali e accidentati.

Gli esordi

Costituitasi come Associazione con sede a San Lazzaro di Savena (Bologna), successivamente come Cooperativa, e infine come Cooperativa Sociale, la Compagnia ha affidato agli esordi la direzione artistica al regista Salvatore Cardone. Il lavoro si è svolto da subito all'interno di alcune linee progettuali, che miravano non solo alla produzione di spettacoli, ma alla formazione del pubblico, alla didattica teatrale, nonché a fasi di studio e ricerca per i giovani professionisti del teatro. Il radicamento territoriale, attuato attraverso una serie di servizi per la cittadinanza e un numero piuttosto ampio di laboratori negli istituti scolastici, dava perciò senso e sostanza al progetto culturale dell'Associazione. Nei primissimi anni la Compagnia, non disponendo di una sede propria, veniva ospitata in alcune stanze di un Centro Civico sanlazzarese, dove aveva modo di saggiare gli strumenti a sua disposizione attraverso alcune piccole produzioni da camera: è il momento, se vogliamo, più arrembante, dove ognuno scopre la propria vocazione e ha modo di cimentarsi in ogni fase del lavoro teatrale.

Ieri

Nei mesi estivi si preparano mises en espaces per luoghi aperti, parchi o centri urbani adeguati: gli spettacoli In Groppa allo Scarabeo dal teatro di Aristofane (Parco della Resistenza a San Lazzaro e centro storico di Formello) e Paesaggio con Teatri (atti unici del Novecento italiano, Parco della Resistenza a San Lazzaro), i due importanti allestimenti shakespeariani (La dodicesima notte e La commedia degli errori), entrambi con la regia di Cardone, hanno caratteristiche di questo tipo e rispondono alla necessità di fare teatro pur in una cronica carenza di spazi.

È in questi anni che l'Associazione acquisisce nuove forze, attori e drammaturghi provenienti da altre esperienze, come lo Stabile di Torino e Il Piccolo di Milano. Tuttavia nel 1998, la Compagnia vince il bando di concorso per l'assegnazione dell'ITC Teatro di San Lazzaro, una sala da 220 posti appena riaperta dopo una lunga ristrutturazione. L'ottenimento di una sede stabile dà finalmente alla compagnia la possibilità di realizzare un vecchio sogno: creare una sorta di "casa del teatro", che vorrebbe modellarsi sull'esempio dei tanti centres dramatiques europei, piuttosto che sullo stile, più tipico del teatro italiano, della compagnia di giro. Sul piano artistico le produzioni della Compagnia iniziano ad essere legate sempre più a tematiche civili e storiche, e ad esplorare vari linguaggi passando indifferentemente dal teatro di narrazione al teatro fisico al teatro di parola.

Oggi

La Direzione è affidata ad Andrea Paolucci e Nicola Bonazzi, registi fondatori della compagnia e Micaela Casalboni, attrice fondatrice della compagnia. La Direzione del Teatro per le nuove generazioni è curata da Vittoria De Carlo, anche lei attrice e fondatrice della compagnia. Sotto il loro impulso e grazie alla crescente maturità artistica dell'intero gruppo di attori, il Teatro dell'Argine inizia a farsi conoscere a livello nazionale e a portare i propri lavori in prestigiosi teatri europei, da Berlino a Bruxelles, da Liegi a Zurigo. Sono gli anni de Il caso Di BellaMamsér-BastardoTiergartenstrasse 4Italiani Cíncali!, La turnàtaOdisseaLeldoradoLiberataLa strada di Pacha e di tre importanti co-produzioni internazionali, come la produzione italo-tedesca Pane Quotidiano (regia di Claudia Hamm), la co-produzione italo-inglese con il Badac Theatre The march/La marcia (regia di Steve Lambert) e la co-produzione italo-palestinese con Al-Harah Theater per The Metamorphosis/ La Metamorfosi (regia di Pietro Floridia).            
Sono anche gli anni che vedono venire alla luce importanti progetti: A teatro con 1 € (che consente a tutti i ragazzi delle Scuole Superiori della zona di venire a teatro pagando solo 1 euro); il Festival delle Scuole (la manifestazione di teatro scolastico più grande d’Italia, con quasi 3.000 giovani attori tra i 3 e i 18 anni); il Censimento Spettacolo (che “regala” l’ITC per uno o più giorni a giovani compagnie che non hanno uno spazio proprio in cui esibirsi); infine, ultima nata della serie, La Scena dell’Incontro, rassegna di spettacoli, letture, incontri, performances, tutti sul tema della intercultura. A questi progetti si affiancano una Stagione di Prosa, una di Teatro per le nuove generazioni, e le rassegne che tengono aperto il Teatro di San Lazzaro per oltre 180 giornate l’anno rendendolo, con i suoi quasi 30.000 spettatori annui, uno dei teatri sotto i 250 posti più frequentati d’Italia. 

Domani

Durante questi anni il Teatro dell'Argine è diventato un punto di riferimento per una comunità fatta di pubblico, studenti, esperti e tecnici del settore, associazioni ed enti. Ogni giorno i progetti della Compagnia si arricchiscono attraverso il dialogo con la comunità del territorio e nuove sfide e nuovi traguardi si aggiungono a quelli precedenti. Costruire un percorso per raggiungere questi obiettivi significa tenere a mente l'importanza di un teatro multidisciplinare, internazionale, interculturale, sociale e di alto valore. I piccoli spazi di via Rimembranze non sono più adatti a questo tipo di sfide. Ecco perché siamo convinti che il prossimo passo sarà un nuovo luogo a San Lazzaro in grado di essere punto di incontro e centro di scambio: una struttura pensata per le persone, non solo per il pubblico. Un teatro nuovo, profondamente radicato nella città e aperto verso il mondo.

Mission

Lavorare con gli ARTISTI per trovare nuovi linguaggi capaci di parlare a tutti portando tutti in alto e non facendosi risucchiare in basso.
Creare con gli SPETTATORI nuove pratiche di ascolto, nuove modalità di stare insieme, nuove strade per intercettare il bello, l’arte, la poesia.
Contagiare i CITTADINI con l’energia dello stare insieme, del fare insieme, del ragionare insieme, dell’emozionarsi insieme.
Mettersi a disposizione degli ULTIMI, diventare megafono, farsi strumento, essere al servizio di chi è ai margini, di chi è fragile.