Johann Trollmann, pugile tedesco di origini zingare, fu un atleta dalle potenzialità incredibili e dalle movenze leggiadre e sinuose, molto più simili a quelle di un danzatore che allo stile di un pugile. Caratteristiche vincenti, ma non apprezzate dall’ambiente nazista che gli tolse il titolo dei pesi medi e iniziò a contrastarne la carriera. Infatti fu prima costretto alla sterilizzazione, poi deportato in un campo di lavoro e sfruttato come “sparring partner” negli incontri di pugilato organizzati dalle guardie naziste, divenendo vittima sacrificale, umiliato e deriso pur di mangiare, di resistere. Ormai stremato e ridotto pelle e ossa, rialzò il capo e con un ultimo sforzo sconfisse il suo aguzzino. La vittoria gli costò la vita: nonostante si parlò di morte accidentale, nessuno ci credette e ci crede. A distanza di anni la federazione pugilistica tedesca ha deciso di riconsegnare la sua cintura alla figlia, nominando così ufficialmente Johann Trollmann detentore del titolo di campione tedesco dei pesi medio-massimi.  

Consigliato a partire dagli 11 anni